Categoria: DISUGUAGLIANZE

Hanno vinto i ricchi

Nel 2020 lo stipendio di un top manager in Italia è arrivato a 649 volte quello di un operaio. In Italia, unico paese europeo, i salari sono fermi da oltre trent’anni. Diminuiscono le tasse delle fasce di reddito più alto e le disponibilità dello stato a far fronte ad un welfare che possa sostenere i redditi delle famiglie. Ma è solo per questo che hanno vinto i ricchi? Ne parliamo con Riccardo Staglianò, autore del libro e giornalista di “la Repubblica” e con Massimo Aprea, assegnista di ricerca al Dipartimento di Economia dell’Università “La Sapienza” di Roma.

Disuguaglianze

Riprendiamo la riflessione sulle disuguaglianze con l’analisi approfondita di Franzini e Pianta che individuano le cause non solo economiche che hanno ingigantito negli ultimi anni gli squilibri sociali in molti paesi occidentali, tra cui l’Italia: il potere del capitale sul lavoro, il capitalismo oligarchico, l’individualizzazione e l’arretramento della politica. Consapevoli che le risposte per contrastare o quantomeno ridurre queste disparità non sembrano facili né immediate, gli autori provano comunque a indicare misure concrete di redistribuzione che investano la finanza, la globalizzazione, lo sviluppo tecnologico, l’equità e l’evasione fiscale.

Disuguaglianze. Primo incontro

Inizia un ciclo di approfondimenti sul tema delle disuguaglianze a cura di Michele Raitano. Nel primo incontro Italia ed Europa a confronto.

Oltre il PIL, un’altra economia

Nuovi indicatori per una società del ben-essere.  “Il Pil è figlio del modello economico che ha caratterizzato il secolo scorso. La sua attuale debolezza rispecchia la crisi di quel modello e, quindi, sono maturi i tempi per pensare ad un’altra economia e ad altri indicatori. Occorrerebbe passare dal benessere al ben-essere, cioè dalla semplice crescita quantitativa, allo sviluppo qualitativo, allo stare bene, al ben vivere delle persone. Per far questo dovremmo costruire una società del ben-essere e, nello stesso tempo, proporre nuovi indicatori per misurarne il cammino.”