Taggato: fascismo

Insegnare la catastrofe

E’ possibile spiegare il genocidio della Shoah? Perché studenti commossi di fronte all’orrore dei campi di sterminio parlando poi del loro quartiere vorrebbero che i nomadi fossero “bruciati vivi”? Qual è il senso della memoria, come riflettere sulla complessità della catastrofe e come accompagnare le nuove generazioni nella ricerca di valori umani universali?

L’Italia di Salò

La storia di oltre mezzo milione di volontari o forzati, che vissero i venti mesi della guerra civile “dalla parte sbagliata” attraverso i resoconti di polizia, corrispondenze intercettate dalla censura, diari, memorie e documenti editi e inediti.

Ti saluto, vado in Abissinia

L’avventura di un giovane volontario nella guerra d’Etiopia (1935-36), dalle illusioni iniziali, nel clima colmo di entusiasmi e di retorica, fino alle tragiche scoperte dell’invasione. 

L’ora solenne

A 80 anni dall’invasione dell’Etiopia il libro racconta le illusioni imperiali fasciste attraverso lettere, documenti militari, diari e relazioni degli agenti dell’Ovra e ricostruisce lo spirito dell’epoca che trascinò gli italiani nell’impresa coloniale portando il massimo del consenso al Duce. La guerra criminale e spietata con l’uso massiccio dei gas sulla popolazione fu poi rapidamente rimossa per mostrare la facciata buonista degli italiani “brava gente”.

Vincere e vinceremo

I milioni di lettere dal fronte dei militari italiani e dei loro familiari a casa, di ogni livello sociale e culturale, rivelano un’adesione convinta al fascismo e alla guerra fino quasi al 25 luglio del 1943. È da sfatare, quindi, l’opinione che la fiamma del consenso al fascismo si fosse spenta presto, soprattutto tra i militari. L’adesione degli italiani alle guerre fasciste è stata messa in ombra dall’attenzione sulla lotta di liberazione, come se non facessero parte della storia nazionale e non vi fosse stata una convinta partecipazione popolare alle politiche aggressive del regime.

Voci dal lager

Voci dal lager raccoglie le storie dimenticate dei deportati politici nei lager nazisti, contraddistinti con il triangolo rosso. Nelle pagine riemergono le loro lettere, ufficiali e clandestine, e i biglietti lanciati dalle tradotte ferroviarie, con un’appendice dedicata ai lavoratori coatti. L’obiettivo è duplice: recuperare fonti inedite che altrimenti rischierebbero di andare perdute, e soprattutto colmare quel vuoto di conoscenza che ha interessato un periodo importante della nostra storia.

La memoria presente

Seminario in quattro incontri organizzato dal Circolo culturale Montesacro e da “Il manifesto” per ricordare quello che Storace avrebbe voluto cancellare dai libri di storia.